La mente vaga guidata da un mago invisibile che la conduce in luoghi misteriosi e arcani.
Deve seguire il coniglio bianco, ma alla fine non dovrà scegliere tra la pillola rossa o la pillola blu.
Il burattinaio magico che tira le fila del discorso conduce l'ignaro soggetto in un dolce vagar associativo. Non esiste la risposta giusta e nemmeno quella sbagliata.
Il gioco consiste nell'aprire la porta a tutte quelle sensazioni, emozioni, nomi, parole, cose e animali che bussano imperterrite, e senza ragione apparente, proprio ai meandri della mente. L'abile guardiano le fa accomodare secondo la sua volontà, in alcune occasioni tutte insieme come un fiume in piena e in altri momenti le ordina in maniera rigorosa permettendo a tutte di entrare, ma mantenendo la pre-disposizione stabilita.
Soltanto alla fine, quando il fato è compiuto, si può scorgere all'interno dell'agglomerato informe e nebuloso una sorta di costellazione, da cui ad un certo punto emergerà dagli abissi inconsci il disegno da sempre ri-cercato.